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Feste, sagre ed eventi a Marta (VT) sul Lago di Bolsena nella Tuscia


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Feste, tradizioni, sagre ed eventi a Marta (VT) sul Lago di Bolsena nella Tuscia viterbese

Festa Madonna del Monte di Marta, 14 maggioMarta è un piccolo e grazioso comune della Tuscia viterbese nel Lazio situato sulla sponda meridionale del lago di Bolsena dove vengono celebrati numerosi eventi. Tra le feste più importanti segnaliamo:

La Scampanata della Befana (5 gennaio)

La Festa di Sant'Antonio abate (17 gennaio)

La Festa del patrono San Biagio il 3 febbraio con unzione della gola

Il Carnevale Martano (a febbraio)

Marta Country & Lake (nel periodo di Pasqua)

La Festa della Madonna del Castagno (ultima domenica di aprile)

La Festa della Madonna Santissima del Monte il 14 maggio (chiamata anche "Festa delle Passate" o "Barabbata")

La Sagra del Lattarino (fine maggio o inizio giugno)

La Festa del Villano (a luglio)

La Festa patronale di Santa Marta che si celebra il 29 luglio

La Festa del Pescatore (ultimo weekend di luglio o primo weekend di agosto)

Cavalli sul Lago (ad agosto)

La Festa di Sant'Andrea (30 novembre), protettore dei pescatori

Carnevale martanoAltre minori feste ma non per questo meno interessanti, che intrattengono i martani e suscitano grande curiosità tra i turisti presenti, sono: la Festa della Cannaiola (a luglio o agosto nel centro storico), Piccolo Borgo in Festa (mostra di antiquariato / a luglio), il Presepe Vivente tra dicembre e gennaio nel centro storico e altre ancora.
Dal 2010 tra luglio e agosto si svolge anche la Notte Bianca, una magia di luci e suoni per le vie del paese con mercatini e stand gastronomici fino a tarda notte mentre ogni estate non manca l'appuntamento con il "Marta Estate", un ricco programma estivo di eventi che si susseguono durante l'arco di tutta l'estate martana.

La festa che apre le danze dell'anno tra gli eventi più significativi nel paese, dopo la Scampanata della Befana del 5 gennaio, è la festa di Sant'Antonio Abate (17 gennaio) con il tradizionale grande fuoco in piazza Umberto I° dove vengono benedetti gli animali. Successivamente troviamo il 3 febbraio la festa del patrono San Biagio e poco dopo il Carnevale Martano con la sfilata di carri allegorici per le vie del paese.
Nel periodo di Pasqua non manca l'appuntamento con il 'Marta Country & Lake', tre giorni di festa con stand espositivi sul lungolago, spettacoli equestri e falconeria che fin da subito ha riscosso un enorme successo. Troviamo poi la festa della Madonna del Castagno dove, con la loro benedizione, si festeggiano i bambini che nell'ultima domenica di aprile si apprestano a ricevere la loro Prima Comunione accompagnati dalla banda musicale e dalle majorettes.

Festa della Madonna del Monte di MartaPer il paese di Marta e i suoi abitanti l'evento più atteso è sicuramente quello legato alla Festa della Madonna Santissima del Monte, detta anche "Festa delle Passate" o "Barabbata".
La festa, senza dubbio la più cara al cuore dei martani, si celebra il 14 maggio. Essa ha conservato la struttura arcaica dei riti di offerta delle primizie primaverili su uno sfondo di religiosità popolare. Le origini della festa si perdono nella notte dei tempi e nella leggenda ma è possibile rintracciare una mescolanza di elementi sacri e profani che ci riportano ai riti etruschi della fecondità e del ciclo delle stagioni e alle celebrazioni in onore delle dee Maia, Cerere e Feronia, dee dell'abbondanza, delle messi, della primavera, delle primizie, dei raccolti.
Da vari decenni gli studiosi di folklore hanno cercato di chiarire le origini, gli aspetti antropologici e culturali di questa festa assai complessa nei suoi significati storici, gestuali, rituali, espressivi, linguistici, sociali, ma molto resta ancora da verificare, anche perché molteplici sono le tesi interpretative a cominciare da quelle che dovrebbero spiegare l'appellativo di Barabbata, nome con il quale la festa è conosciuta ma che non incontra il favore della popolazione di Marta che preferisce chiamarla "festa della Madonna del Monte o delle Passate".

- LA STORIA DELLA FESTA DELLA MADONNA DEL MONTE -
Vecchia foto della Barabbata di MartaTralasciando eventuali legami con celebrazioni pagane, la festa, così come attestato dallo storico viterbese Sansoni, ha forti analogie e somiglianze con quelle processioni che, istituite da papa Leone IV nel IX sec., si diffusero in varie città.
Dai verbali consiliari conservati nell'archivio storico comunale, nella seduta del 9/5/1557 si parla della festa come di una manifestazione già nota e consolidata. Purtroppo non sono pervenuti documenti scritti anteriori a tale data. I bollettari comunali delle spese parlano dei divertimenti che rallegravano la festa e che erano quanto mai svariati. Era consuetudine offrire un banchetto al clero, ai magistrati, ai soldati, ai bifolchi, ai casenghi, ai musici, al tamburino. Fino al 1607 le categorie che sfilavano nella processione erano solamente quelle legate al lavoro dei campi: Casenghi, Bifolchi, Villani. Nel 1608 entrano a far parte del corteo e del banchetto i Pescatori.
Nel 1613, tra l'indignazione generale, il clero della collegiata non partecipò col Magistrato e il popolo ai Sacri Uffici nella chiesa della Madonna del Monte. L'astensione fu determinata dal fatto che il parroco, non in virtù di un diritto ma di una consuetudine, voleva indossare la "stola" simbolo di giurisdizione all'interno della chiesa, mentre i frati Minimi che reggevano il santuario, esenti per legge canonica dalla suddetta giurisdizione, non volevano permetterlo. La questione fu risolta dalle autorità ecclesiastiche nel 1626 e fu proibito al clero di indossare la "stola". Durante gli anni delle guerre di Castro, che contrapposero le famiglie dei Farnese e dei Barberini, la festa fu celebrata nella sola componente religiosa ma dopo il crollo del Ducato di Castro (1649) la festa riprese nelle forme consuete. Nel 1704 una controversia giuridica sorta tra il vescovo della diocesi, card. Barbarigo, e i frati Minimi preposti alla custodia del santuario, fa nascere le "Passate", cioè i tre giri che i partecipanti al corteo compiono entrando in chiesa con animali e attrezzi da lavoro e attraversando l'area del presbiterio. Nella contesa entrarono anche il clero della collegiata, i Magistrati cittadini e il popolo, schierati rispettivamente con i due contendenti. La Festa della Madonna del Monte una voltaMa il problema, che apparentemente nasce per un banco priorale collocato inopportunamente nell'area presbiteriale riservata al clero nella chiesa del Monte, nasconde malumori annosi legati alla negazione di alcuni diritti che i martani vantavano su alcuni terreni della Mensa Vescovile. Sarà lo stesso papa Clemente XI a pronunciare la parola definitiva sulla vertenza due anni dopo la morte del cardinale avvenuta nel 1706.
Negli anni successivi le Passate furono proibite dall'autorità ecclesiastica per il disordine e il chiasso che provocavano, poi di nuovo ammesse e sospese. Vennero riprese con modalità più consone al luogo sacro solo nel 1775. Nei primi decenni dell'800 si stabilizza la netta fisionomia delle 4 categorie e il tradizionale banchetto viene sostituito da una ciambella all'anice lessata e infornata offerta dal "Signore". Dopo il 1870, con la diffusione di atteggiamenti anticlericali, nel corteo si introdussero gli artigiani: muratori, falegnami, calzolai e fabbri che portavano gli strumenti del loro lavoro.
Durante la Prima Guerra Mondiale le Passate con la relativa processione offertoriale vennero tolte dall'Offertorio della S. Messa e consentite soltanto a rito ultimato e gli artigiani furono eliminati dal corteo perché estranei alla tradizione. Fu ad opera di Mons. Tarquini che la festa fu sempre più ricondotta nello spirito di una cerimonia religiosa.

- SVOLGIMENTO DELLA FESTA DELLA MADONNA DEL MONTE -
Un carro durante la festa della Madonna del Monte (Barabbata) a MartaL'atmosfera inebriante della festa si comincia a sentire dal giorno precedente, 13 maggio, con la grande fiera del mattino e diventa ancor più evidente quando le autorità civili, con il clero e il popolo, nel pomeriggio salgono in processione al Santuario per la celebrazione dei Vespri. Al termine del rito religioso il parroco annuncia i nomi dei "Signori" della festa ai quali compete l'organizzazione della propria categoria e la distribuzione della tradizionale ciambella ai partecipanti. Fuori dalla chiesa viene innalzato un globo aerostatico e altri due vengono innalzati alla sera nelle due piazze del paese. La notte tra il 13 e il 14 maggio è tutta dedicata agli ultimi ritocchi e agli addobbi delle Fontane, cioè i carri con i prodotti della terra e con i pesci, che sfileranno nel Corteo.
Per tutta la notte, nei luoghi dove è in allestimento un carro, echeggiano canti e inni alla Madonna che si concludono con le tradizionali quattro esclamazioni. L'alba del 14 maggio viene salutata dal secolare rullo dei tamburi, dal suono delle campane, da spari di bombe e mortaretti, dal coro dei mietitori che canta antichi inni a Maria.
I partecipanti al corteo (per tradizione sono soltanto di sesso maschile) alle ore 4,30 di notte si radunano dietro al tamburino e ai Palii delle quattro categorie portati dai rispettivi "Signori" e girano per il paese cantando e inneggiando. Viene dato così a tutti l'annuncio del giorno festivo. Alle 6 del mattino, al Santuario, il vescovo celebra la Santa Messa per i soli partecipanti alle "Passate". Intorno alle 8,30 tutti i Passanti si radunano sul lungolago e alle ore 9 circa, mentre le campane della Collegiata suonano a festa, il Corteo inizia a transitare per le vie del paese per raggiungere la chiesa del Monte. Sfilano dapprima i Casenghi, poi i Bifolchi, i Villani, i Pescatori.

La Barabbata di MartaGiunti sulla piazza Umberto I si pongono in coda al corteo: la banda musicale, i Ceri, le autorità civili con il gonfalone, il popolo. Per tutto il percorso, oltre ai diversi e tradizionali canti alla Madonna e al rullo del tamburo, si ode un continuo inneggiare cadenzato: "Evviva Maria. Sia lodato il Santissimo Sacramento. Evviva la Madonna Santissima del Monte. Evviva Gesù e Maria" in un crescendo di gesti rituali, euforia, esplosione gioiosa.
Giunti alla "Madonnella", ai piedi della salita che conduce al Santuario, il Clero si inginocchia e intona l'Ave Maris Stella che viene cantato alternando ciascuna strofa con un diverso ritornello musicale eseguito dalla Banda mentre si procede verso la chiesa. Dopo la celebrazione della S. Messa iniziano le "Passate" cioè i tre giri che ogni categoria compie entrando dalla porta della chiesa e uscendo dalla porta del convento, attraversando l'area sacra del presbiterio. Ogni Passante lascia sull'altare la sua offerta consistente in prodotti della terra, pesci del lago, formaggi, ricotta, attrezzi da lavoro e al termine del terzo giro riceve la tradizionale ciambella. Nel passare davanti al sacerdote officiante ogni persona si china a baciare "la Pace", un'antica reliquia della Madonna.

Stendardi delle 4 categorie partecipanti al corteoAl secondo giro avviene il passaggio delle consegne tra il "Signore" dell'anno in corso e quello dell'anno successivo. Subito dopo il Corteo si ricompone e torna al paese, raggiungendo la piazza principale attraverso le stradine del centro storico mentre dalle finestre delle case una pioggia copiosa di fiori di ginestra, di petali di rose, di erbe profumate cade incessantemente sulla folla. Quando l'ultimo Passante è giunto sulla piazza Umberto I il sacerdote impartisce la benedizione e il corteo si scioglie.
Nel pomeriggio il rullo del tamburo chiama a raccolta i Casenghi che, dopo il consueto giro, si recano presso la casa del "Tenente", cioè del "Signore" designato per l'anno successivo per il tradizionale rinfresco.
La festa continua fino a tarda sera con il suono della banda e altri divertimenti, fino a quando nel cielo intorno alle ore 22,30 cominciano a brillare i colorati fuochi d'artificio sul lago che, riflettendosi nello specchio d'acqua antistante l'abitato, concludono suggestivamente una giornata indimenticabile.
• Scopri la storia della festa e perché si chiama "Barabbata".

- Tratto da "Marta, guida alla scoperta" di M. Irene Fedeli (Annulli Editori) -

Sagra del lattarino a MartaDopo soltanto due settimane dalla festa della Madonna del Monte troviamo la Sagra del Lattarino che si festeggia l'ultimo weekend di maggio ma talvolta per motivi organizzativi viene posticipata al primo weekend di giugno.
La sagra ha luogo nei pressi del porto di Marta ed è finalizzata alla valorizzazione del pesce di lago "Atherina lacustris" - meglio conosciuto come lattarino - e alla promozione turistica del paese.
Iniziata con tanto entusiasmo e pochi mezzi, la Sagra del Lattarino in breve tempo è diventata una delle manifestazioni più note e apprezzate non solo in ambito provinciale ma in tutta Italia, tanto da essere inserita tra le prime 10 sagre popolari più importanti del Paese.
I latterini del lago di Bolsena vengono fritti in una padella dal diametro di ben 3 metri. In due giorni di sagra la padella accoglie oltre 1000 litri di olio e circa 18 quintali di latterini appena pescati.
A luglio si tiene la Festa del Villano dove si celebra la gastronomia del mondo contadino con i prodotti della terra.

Santa Marta, processione sul lago di BolsenaSanta Marta è la patrona del paese (insieme a San Biagio) e viene festeggiata ogni 29 luglio, come ben documentato da secoli nei registri dell'archivio storico comunale.
La festa inizia già la sera della vigilia (28 luglio) quando, dopo i solenni vespri nella chiesa Collegiata, intorno alle 21:30 il busto della santa, collocato sull'antica macchina processionale, viene posto su una barca adeguatamente addobbata guidata da un pescatore di Marta con a bordo il parroco che, partendo dall'incile del fiume Marta, percorre il lungolago fino ad approdare alla spiaggetta del Borgo dei Pescatori, costeggiando così tutto il paese di Marta determinando un bellissimo effetto sulle acque del lago di Bolsena antistanti il paese. Un corteo di barche accompagna Santa Marta insieme alla popolazione martana che segue la processione dal lungolago con la confraternita, i bambini vestiti da angioletti e il corpo bandistico. Una volta approdata l'imbarcazione non mancano spari di mortaretti, brevi fuochi d'artificio e bengala accesi nei balconi delle abitazioni che si affacciano sul lago con la processione che inizierà a percorrere, di lì a poco, le vie del paese.
Nel giorno festivo della santa, il 29 luglio, suona il corpo bandistico insieme alle majorettes e non mancano varie bancarelle che si estendono sul lungolago con i classici Fuochi d'artificio a Marta sul lago di Bolsenafuochi d'artificio sul lago di Bolsena alle ore 23 a decretare la fine della festa.
Tra luglio e agosto si svolge la tradizionale Festa del Pescatore con menù a base di pesce del lago di Bolsena dove è possibile apprezzare la bontà delle carni del coregone, del luccio e del persico reale. L'evento è organizzato dai pescatori di Marta e ogni anno riscuote un grande successo.
Ad agosto non manca poi l'appuntamento con lo spettacolo equestre "Cavalli sul Lago" dove si esibiscono i migliori artisti del campo equestre.
Infine il 30 novembre si tiene la festa di Sant'Andrea, protettore dei pescatori.
Inoltre, specie nei mesi primaverili ed estivi, sono possibili ulteriori nuovi eventi nel paese anche se non svolti tutti gli anni, come ad esempio la Festa del cioccolato in aprile, la Sagra della Sbroscia a fine giugno e Borgo in Fiore.
Negli altri due centri rivieraschi del lago da menzionare sono la festa di Santa Cristina e la maestosa infiorata del Corpus Domini a Bolsena e la Sagra del Coregone e la festa di San Rocco a Capodimonte con fuochi d'artificio sul lago durante la sera di Ferragosto.

- Testo di Luca Viviani -


Fuochi d'artificio in onore di Santa Marta (29 luglio)

Fuochi a Marta, lago di Bolsena


Un'immagine scattata la sera del 14 maggio nel giorno della festa della Madonna del Monte


Festa di San Biagio, unzione della gola (3 febbraio)


Il santuario della Madonna SS.ma del Monte in occasione della Festa del 14 maggio


Alcune foto della Festa della Madonna del Monte celebrata ogni 14 maggio

La Barabbata di Marta

Marta, la Barabbata

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata o festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata di Marta

La Barabbata di Marta

La Barabbata di Marta

La festa della Madonna del Monte di Marta

La festa della Madonna del Monte di Marta

La festa della Madonna del Monte di Marta

La Barabbata di Marta

La Barabbata di Marta

Festa Madonna del Monte di Marta

Festa Madonna del Monte di Marta

Festa Madonna del Monte di Marta



Festa Madonna del Castagno con Prime Comunioni (ultima domenica di aprile)


Durante la Festa del Villano...


Un piatto della Sagra del Lattarino


Il Carnevale Martano


Processione di Santa Marta (28 luglio)


La calza della Befana appesa al palazzo del comune (6 gennaio)


Processione del Venerdì Santo a Marta