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Il percorso naturalistico del fiume Marta: un territorio da scoprire


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Il fiume MartaL'itinerario ciclabile ed equestre si snoda lungo tutto il percorso del fiume Marta nell'alto Lazio - dalla sorgente del fiume (lago di Bolsena, comune di Marta) fino alla foce (mar Tirreno, comune di Tarquinia) - sfruttando tutte le potenzialità offerte dalla viabilità rurale e attraverso anche i territori di Tuscania (VT) e Monte Romano (VT); la lunghezza complessiva è di 135 km.
Tutti i centri abitati presentano splendidi centri storici caratterizzati da una struttura medievale ancora ben conservata; tra questi il comune di Monte Romano è quello che ha un'impronta urbanistica più settecentesca; il filo comune tra questi paesi sono le civiltà Etrusca e Romana che in queste zone presentano diverse testimonianze.
Per realizzare il percorso è stata utilizzata la viabilità esistente, ma sono stati anche aperti nuovi sentieri per rendere accessibili aree di particolare interesse; tutta la viabilità è servita da cartelli indicatori, da aree per la sosta e da bacheche informative.

Lungo la strada si attraversa un paesaggio prevalentemente agricolo, ma si può ammirare anche lo straordinario ambiente che caratterizza il territorio attraversato dal fiume Marta con i suoi splendidi boschi e soprattutto le sue forre impervie che ancora oggi preservano questi luoghi dal disturbo dell'uomo.
Infatti queste particolari formazioni si presentano come veri e propri stretti canaloni dove la natura si è mantenuta quasi intatta, con piante e animali caratteristici.
Dal punto di vista della percorribilità, l'itinerario ciclabile è relativamente facile e adatto anche ai non esperti, anche se sono presenti piccoli tratti con dislivelli bruschi e particolarmente impegnativi.
In ogni modo il percorso permette di scoprire alcuni ambienti naturali difficilmente raggiungibili; si incontrano infatti boschi con alberi e fusti di fiume che ospitano specie rare o comunque poco diffuse e ambienti del tutto particolari nei quali il fiume scorre tra rocce e alberi secolari, vicino ad affascinanti rovine archeologiche di abbazie, rocche e ponti in pietra ancora quasi intatti.

Tale rete stradale corre lungo il fiume e tocca infatti anche siti di elevato pregio naturalistico quali la riserva naturale di Tuscania e il fosso Traponzo a Monte Romano, necropoli etrusche e insediamenti rupestri (necropoli delle Scalette, di Pian di Mola e Peschiera a Tuscania, e la necropoli della Regina a Tarquinia), siti di interesse archeologico (Rocca Respampani con la Rocca Vecchia e il Ponte di Frà Cirillo a Monte Romano), e i due splendidi castelli su due picchi travertinosi contrapposti e separati dal fiume Marta: Ancarano e Pian Fasciano che ricadono rispettivamente negli attuali territori di Tarquinia e Tuscania, edificati nel IX e X secolo.
Questi ambienti naturali ospitano inoltre un gran numero di uccelli e di altri animali: tra i primi non sono rare infatti le appariscenti gazze, le cornacchie grigie, le rumorose ghiandaie, ma anche rapaci meno diffusi quali la poiana, il nibbio e la rara albanella.
Più difficile avvistare altri animali, ma nei sentieri che attraversano i boschi più fitti è possibile incontrare volpi, ricci, istrici e anche cinghiali.