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La Torre dell'orologio di Marta (VT)


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La torre dell'orologio di MartaLa Torre dell'orologio di Marta (VT), che domina incontrastata il centro storico e il resto dell'abitato con i suoi 21 metri di altezza, rappresenta da secoli il simbolo della cittadina che sorge sulle rive meridionali del lago di Bolsena.
Insieme alle case che fronteggiano la Piazza Castello, la torre è ciò che resta della Rocca, presentandosi con una massiccia base tronco-piramidale a pianta quadrata priva di aperture mentre il corpo della torre risulta di forma ottagonale.
Sul piano di copertura si innalza un torrino ottagonale di metri 2,50 circa di altezza. Al di sopra di esso un supporto di ferro sostiene le due campane che completano l'orologio e nei lati dell'ottagono, posti ad est e ad ovest, sono collocati i due quadranti.
Sulla campana più grande, che ha sostituito quella più antica colpita da un fulmine, si nota la scritta: Amministrazione comunale di Marta - A.D. 1991. A partire da nord (lato verso il lago di Bolsena) e procedendo in senso antiorario vi sono raffigurati: l'Ultima Cena di Leonardo; l'evangelista Marco con la penna, il libro e il leone; la Madonna e il Bambino abbracciati; la Madonna che stringe tra le braccia il Bambino addormentato. La campana più piccola è decorata con motivi ed elementi vegetali.

Si accede alla torre mediante una scala in ferro e peperino che conduce all'ingresso posto nel lato sud. Su questa parete un bassorilievo in marmo reca l'insegna araldica della famiglia Farnese in cui sono rappresentati l'elmo con il cimiero a forma di unicorno, i cercine, i gigli seminati. Ancora più in alto una pietra, di diverso colore, attorniata da semplice cornice, racchiude una croce gemmata.
In una mattonella in ceramica collocata sulla parete occidentale del basamento della torre, sono riportati alcuni versi del Paradiso di Dante riguardo la "malta", la prigione per ecclesiastici che Dante attribuisce alla torre.
La torre dell'orologio di MartaNel punto in cui termina la scala che immette all'ultimo piano, alla base del costolone diagonale della crociera, è inciso il numero 1253, forse la data di copertura della torre. Non ci azzardiamo a formulare ipotesi, ma la tipologia della crociera rimanda al periodo gotico e l'ottagono ritorna, come modulo costruttivo, in varie architetture gotiche in Italia e all'estero.

L'ultima rampa di scale immette poi sul piano di copertura e il panorama che si scopre dalla terrazza lascia stupiti: a nord il lago e le isole Martana e Bisentina, a ovest Capodimonte, a sud la strada Tuscanese, a est i monti Cimini e intorno i colli Volsini con gli abitati di Montefiascone, Bolsena, S. Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Valentano e, più lontani, il monte Cetona, il monte Amiata, S. Fiora, Viterbo.
Non si hanno, purtroppo, documenti che permettano di risalire alla data di costruzione della torre e alle maestranze che vi lavorarono. Nel Medioevo Marta fu teatro di vicende assai turbolente che videro alternarsi, nel dominio del borgo, varie signorie. Il borgo stesso subì distruzioni e violenze ripetute e la Rocca venne demolita e riedificata in varie occasioni. Non sappiamo se la torre sia stata anch'essa oggetto di distruzione e se abbia subito, in qualche periodo della sua storia, danni tali da dover essere riedificata totalmente o parzialmente.

L'Annibali nelle Notizie storiche della casa Farnese narra che la torre fu edificata con le pietre della distrutta città di Bisenzo sotto il pontificato di Giovanni XXII, ma Corrado Ricci ribatte dicendo che "... né le pietre hanno del raccogliticcio, ché tutte si mostrano di una cava, d'un taglio, d'un colore...".
Durante la dominazione dei Farnese la torre fu restaurata e Pier Luigi senior vi appose lo stemma della casata.
Nel 1575 vi viene installato l'orologio, mantenuto efficiente e controllato da un "moderatore" appositamente pagato dalla Comunità.
Nel corso del tempo si sono avuti interventi di consolidamento e restauro volti a sanare le ingiurie del tempo e a provvedere a danni causati dalla mancanza di adeguati interventi di manutenzione.

La Torre dell'orologio di Marta (VT)Tra la fine degli anni Venti e i primi anni Trenta del sec. XX furono abbattute, perché in parte dirute, le arcate sovrastanti le mensole che vediamo oggi ricostruite. A più riprese è stato demolito il muro che circondava il belvedere e che inseriva la torre in un contesto fortificato.
Oggi la Torre dell'orologio si presenta isolata e risulta ancor meno leggibile, nel passato, il suo inserimento e la sua collocazione nel contesto planimetrico degli edifici che costituivano la Rocca.

In tempi recenti la torre è stata di nuovo restaurata ed aperta al pubblico nei fine settimana e durante le feste di paese (con ingresso gratuito) dove dalla sua sommità, come ben visibile dalle foto sottostanti, si può godere di uno splendido panorama di Marta e dell'intero circondario del lago di Bolsena mentre al suo interno, ben curato con luci, sono presenti dei cartelli informativi su Marta, sulla festa della Madonna del Monte e naturalmente sulla stessa Torre dell'orologio. Non mancano oggetti di reperto storico all'interno di teche.
Nelle immediate vicinanze alla Torre, posta più in basso, troviamo la Grotta delle apparizioni, dove a partire dal 1948 la Madonna apparve a diverse persone.

Un punto strategico è anche il piazzale sottostante la torre dove, anche da qui, si può godere del fantastico panorama del lago: gli anziani di Marta raccontano che durante l’ultima guerra i Tedeschi avevano allestito in questo piazzale una postazione contraerea che dominava tutto il lago e molti aerei degli Alleati che sorvolavano la zona furono abbattuti inabissandosi nelle profonde acque del lago, un lago che racchiude ancora tanti corpi di soldati sfortunati e ordigni bellici che a causa delle forti correnti interne alle acque ogni tanto riaffiorano con il loro carico di morte.
• Leggi inoltre la storia di Marta.

Tratto da: "Marta, guida alla scoperta" di Maria Irene Fedeli

Rielaborazione testi a cura di Luca Viviani

Marta (VT) e la Torre dell'orologio sul lago di Bolsena

Torre dell'orologio di Marta



La piastra incisa in un lato della Torre dell'orologio che riprende una frase del Paradiso di Dante Alighieri riguardo la "Malta"



La Torre dell'orologio di notte



Reti da pesca sul piazzale della Torre dell'orologio



Alcuni oggetti di reperto storico all'interno della Torre



Il vecchio orologio del 1600



Le campane della torre che scandiscono il tempo ogni 15 minuti



Particolare di uno dei due quadranti della torre



La scalinata scavata nella roccia



La volta gotica



Vecchi arnesi di Marta all'interno della Torre dell'orologio