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La famiglia Farnese a Marta (VT)


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I Farnese a Marta


Pierluigi FarneseTra gli itinerari farnesiani nella Tuscia rientra anche Marta (VT). Le prime tracce della presenza dei Farnese nella cittadina lacustre risalgono al XV secolo quando il borgo venne in loro dominio sia attraverso il matrimonio di Ranuccio il Vecchio con Agnese Monaldeschi, sia a seguito di ripetute concessioni in vicariato da parte della Chiesa.
A sigillo del potere farnesiano sull'antica torre ottagonale, detta "dell'orologio", è ancora collocata l'impresa araldica con il liocorno rampante, i gigli farnesiani e le iniziali di Ranuccio.
L'emblema, il più noto e il più antico del casato, celebrava le doti della Famiglia, simboleggiate da un animale fantastico (un cavallo bianco con un lungo corno sulla fronte e barba di caprone, zoccoli di bue e coda di leone), allegoria della potenza, della forza e della purezza.
A questo periodo risale lo stemma matrimoniale Farnese-Orsini collocato sul portale di un palazzo del centro storico con i gigli accostati alle rose, probabilmente riferibile alle nozze celebrate nel 1488 tra Angelo Farnese, figlio di Ranuccio, e Lella Orsini del ramo di Pitigliano.

Al fratello di Angelo, Pietro o, forse, Pier Luigi Farnese, si deve la realizzazione, nel 1485, della facciata del santuario della Madonna del Monte, ricostruito nel 1460 intorno a un'immagine miracolosa della Madonna col Bambino.
Girolama Orsini, duchessa di Castro e nuora di Paolo III, ottenne nel 1547 l'invio presso il santuario di frati dell'ordine di San Francesco di Paola e a quest'epoca risalgono i primi documenti sulla festa della Madonna del Monte, la cerimonia con cui, ancora oggi, si offrono i prodotti della terra e del lago di Bolsena alla Madonna.
Il potere dei Farnese sul centro abitato si consolidò nella prima metà del Cinquecento, attraverso la concessione in vicariato perpetuo da parte di Leone X (1513) e con l'inserimento di Marta nel territorio del Ducato di Castro (1537-1649).
Stemma farnesiano nel palazzo comunale di MartaAllo stesso secolo risale la nascita del borgo nuovo all'esterno delle mura del castello, con la piazza definita dal rinascimentale palazzo Sforza Ciotti (1571), dove un giglio araldico, collocato sopra il portale d'accesso al cortile, ricorda il rapporto tra questa famiglia e i Farnese.

Lo stemma farnesiano del 1500 di Paolo III (Alessandro Farnese), papa dal 1534 al 1549, proveniente dalla facciata del vecchio municipio di Marta demolito nel 1926, è oggi incastonato sopra il portone d’accesso del nuovo palazzo comunale di Marta, ultimato nel 1929 dall’ing. Daniele Manini, con la facciata ideata dall’architetto Fasolo.
Lo stemma, di forma ovale, è scolpito in bassorilievo su travertino e misura cm. 90 in larghezza e cm. 120 in altezza. È stato probabilmente realizzato da una bottega viterbese durante il pontificato di Paolo III (1536-1549) e vi sono rappresentati la tiara pontificia, le chiavi di San Pietro e lo scudo con i classici sei gigli farnesiani.
• Approfondisci la storia di Marta.

Ottavio Farnese

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