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Blog meteo analisi, eventi meteo a Marta sul lago di Bolsena e nel viterbese (alluvioni, neve, temporali...)


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CLIMA LAGO DI BOLSENA


Eventi meteo


... da Marta e dal lago di Bolsena.



Temperatura di 30 °C nelle acque del lago di Bolsena (luglio 2015)

Forte tramontana a Marta sul lago di Bolsena con lagheggiata (6 marzo 2015)

Tromba d'aria sul lago di Bolsena a Marta - 27 novembre 2014

Alluvione nella Maremma toscana e forti piogge nell'alto viterbese - 14 ottobre 2014

22 luglio 2014: tromba d'aria a Viterbo (foto e video)

12 giugno 2014: forte temporale a Montefiascone (video)

4 aprile 2014: forte grandinata a Viterbo (foto)

4 marzo 2014: neve sul monte Cimino

Febbraio 2014: tanta pioggia ma freddo assente

Inverno 2013/2014 completamente assente sul lago di Bolsena

Gennaio 2014, un mese da ricordare per la tanta pioggia

Tempesta di vento sul lago di Bolsena (11 novembre 2013)

Lowering a Marta sul lago di Bolsena (9 settembre 2013)

Il ribassamento della nube ossia il fenomeno del Lowering (vedi video sottostante al minuto 0' 15") del 9 settembre a Marta durante un temporale, è stato causato probabilmente dall'aria più fresca raccolta dall'updraft perché quest'ultimo è passato sulla superficie del lago di Bolsena (comunque più fresca della terraferma).


5 Agosto 2013: la temperatura più alta degli ultimi 5 anni!

Il giorno 5 agosto 2013 la stazione meteo di Marta ha registrato alle ore 16,45 una temperatura massima di ben 36.6 °C, la più alta degli ultimi 5 anni che, unita al tasso d'umidità presente, ha fatto percepire al corpo umano 40 °C!
Tutto ciò è stato reso possibile grazie all'alta pressione nord-africana che ha abbracciato l'intero Mediterraneo determinando temperature molto elevate e afa a tratti insopportabile.
Nei prossimi giorni questo record potrebbe essere ulteriormente battuto.

Qua sotto il grafico del giorno 5 agosto 2013 riferito alle ultime 24 ore (notare il picco termico tra le ore 16,30 e le 17 evidenziato con una freccia rossa) e più in basso un confronto delle temperature massime con gli anni precedenti.



11 Luglio 2013: un temporale da quasi 50 mm a Marta!

Maggio 2013... che freddo!

Questo maggio 2013 verrà sicuramente ricordato per le tante piogge ma soprattutto per le temperature fortemente sotto la media del periodo, in particolar modo nell'ultima decade.
La pioggia mensile si è infatti attestata intorno agli 80 mm mentre la temperatura media sui 16 °C.
La tabella sottostante dice tutto: addirittura oltre 15 °C di differenza tra il 25 maggio 2009 e il 25 maggio 2013 in termini di temperature massime.
Inoltre nelle vallate viterbesi di notte si sono toccate temperature tra 1 e 3 °C.



Innalzamento livello del lago di Bolsena nella primavera 2013

Leggi QUI

Video neve a Marta 24-25 Febbraio 2013



Alluvione Alta Tuscia / Maremma 11-12 Novembre 2012

Nei giorni 11 e 12 del Novembre 2012 un alluvione colpì duramente l'alto viterbese e la Maremma toscana e laziale, compresa parte dell'Umbria occidentale.
Notevoli gli accumuli, compresi tra i 200 e i 500 mm (caduti in appena 2 giorni!), una quantità di pioggia che normalmente dovrebbe cadere in 6 mesi.
A Marta l'accumulo finale sarà di ben 250 mm ma fortunatamente senza gravi danni.
In zona però vi saranno strade a tratti allagate così come alcuni negozi e vari smottamenti con la chiusura di molte strade un po' in tutta l'alta Tuscia, in particolare ad Acquapendente dove è caduto un ponte causato dall'inondazione del fiume Paglia.

Ancora peggio la situazione a Montalto di Castro (Marina) dove è esondato il Fiora così come ad Albinia dove sia l'Albegna che l'Ombrone sono fuoriusciti dai loro margini inondando letteralmente il comune proprio come a Montalto di Castro (Marina).
Anche il fiume Chiarone è uscito dai propri margini provocando gravi disagi a Capalbio.

Grave anche la situazione ad Orvieto dove anche qui è esondato il fiume Paglia con automobili semi-sommerse e a Orte col Tevere che è fuoriuscito dal suo letto.
Alla fine si conteranno 5 vittime causate da questa alluvione.
Qua sotto 3 video che riguardano Montalto di Castro (Marina), Orvieto, Albinia e Orte durante l'alluvione.

Qua sotto uno scatto satellitare del 12 Novembre 2012 che mostra il fango che si riversa nel mar Tirreno causato dai fiumi Tevere, Ombrone e Fiora ma anche durante il loro percorso.
Notare anche il fango presente nelle acque dei laghi Bolsena e Trasimeno.



In basso alcune foto che mostrano il fiume Marta pieno di detriti e fango



Abbassamento livello acque del lago di Bolsena nell'estate/inizio autunno 2012

Leggi QUI


Neve 10-11 Febbraio 2012

VENERDI 10: il 10-11 febbraio 2012 scende sull'Italia un altro nucleo gelido, l'ennesimo, e stavolta proveniente dalla Finlandia.
A causa dell'ormai noto contrasto termico tra l'aria gelida in arrivo e le miti acque del mar Mediterraneo ne scaturisce l'ennesima bassa pressione.
Dalle 5 di mattina del 10 febbraio inizia a nevicare su tutta la provincia, sempre più intensamente col passare delle ore.
I fenomeni sono duraturi anche per il fatto che questa bassa pressione non trasla subito verso levante come accade nella normalità ma staziona sempre lì, tra la Corsica e le nostre coste.
Su molte località la neve non cesserà mai per tutto il giorno, con nuove bufere e forte vento di tramontana con vere e proprie tempeste di neve (scaccianeve, blizzard) con annesso Burian, il vento gelido siberiano, che non ci visitava dal dicembre 1996!
Come già successo per la prima nevicata dei primissimi giorni di febbraio, anche questa apporterà notevoli accumuli nevosi dovuti al vento, arrivando anche nell'ordine di 1 o addirittura 2 metri!
Per la verità però, vento a parte, gli accumuli alla fine saranno compresi mediamente tra i 20 e i 40-50 cm in tutto il viterbese.

Tanta anche la neve caduta sui monti Cimini (a sud di Viterbo) e Volsini (intorno al lago di Bolsena) con la neve che è riuscita a cadere fin verso il mar Tirreno come a Tarquinia e Montalto di Castro ma accumulando al più solo qualche centimetro.
Anche la provincia orientale (Orte, Gallese, Corchiano) sarà colpita da questo maltempo ma ancora una volta con la neve non certamente ai livelli delle altre località viterbesi.
Anche Marta sarà ben colpita da questo peggioramento nevoso, con l'accumulo che sarà compreso tra i 20 e i 30 cm, tuttavia leggermente inferiore a quello del 1996.

Rispetto però a quel famoso evento di 16 anni fa, questa serie di peggioramenti consecutivi e freddi non capitava da decenni e decenni, e addirittura questo periodo verrà paragonato al 1956 proprio per la durata che ha avuto, mentre per la neve e il freddo sia il '96 che il '56 sono ancora un gradino sopra per ciò che riguarda il paese di Marta.
Il 1996 e 1986 invece verranno battuti su gran parte della Tuscia poiché si sono avute nevicate addirittura maggiori degli anni appena citati.
Il capoluogo Viterbo batterà in questo giorno "mostri sacri" come appunto il '96 e '86, ma non il celebre '56. Anche la "città dei Papi" avrà un accumulo nevoso davvero importante.
Uscendo dai confini provinciali, tantissima neve è caduta anche nel vicino lago di Bracciano.

SABATO 11: dopo una nottata nevosa per tutta la provincia con alcune località del tutto isolate, anche l'11 febbraio sembra aprirsi con la stessa faccia ma in un contesto di miglioramento: infatti la perturbazione trasla e arriveranno le prime schiarite in tarda mattinata e nel pomeriggio anche qualche occhiata di sole.
Solo in serata ci sarà spazio per un'altra debole e breve nevicata dovuta a residua instabilità, dopodiché il tempo migliorerà definitivamente.
La neve questa volta risparmierà Roma dove si avrà una leggera e breve nevicata la sera del 10, con accumuli più importanti a nord di Roma ma non certo paragonabili a quelli del 1 febbraio.

La neve invece cadrà decisamente più copiosa ancora in Emilia-Romagna e nelle Marche ma in genere su gran parte del settore adriatico, dove molti comuni rimarranno del tutto isolati, ma non risparmierà nemmeno altre regioni d'Italia.
Nelle città dove non è nevicato o comunque poco come al nord Italia, sarà il freddo a creare disagi, con molti incidenti causati dal gelo e diversi morti per assideramento, perlopiù "senzatetto".
Le maggiori conseguenze però si sono avute nell'Europa centrale ed orientale, con il fiume Danubio del tutto ghiacciato e centinaia di morti.

Protagonisti ancora una volta sono stati il vento, la neve e il freddo.
In conclusione si può chiaramente affermare che questo periodo passerà alla storia, con freddo e neve così duraturi per l'intera provincia come non se ne vedevano da decenni e questo inverno che era partito decisamente in sordina fino a gennaio ha finalmente avuto una bella rivincita!


Marta dalla webcam al risveglio dell'11 febbraio 2012


Marta alle prime ore dell'11 Febbraio 2012 vista dalla webcam


Uno dei momenti più intensi della nevicata visto dalla webcam del 10 Febbraio 2012 (ore 11)


L'inizio dell'apoteosi nevosa (10/2 - ore 6)


Altre foto...





da Martedì 31 Gennaio a Domenica 5 Febbraio 2012

MARTEDI 31: dal 31 gennaio arrivano masse d'aria gelide sull'Italia direttamente dalla Siberia.
Prima che però arrivino causano prima decine e decine di morti nell'Europa dell'est (la maggior parte senzatetto) e faranno registrare temperature record nell'Europa centrale.
Si avrà un deciso abbassamento termico, con la formazione di un primo vortice di bassa pressione sul mar Ligure scaturito dalle fredde correnti nord-orientali in contrasto con le tiepide acque del mar Mediterraneo, portatore di nevicate per lo più al nord-ovest italiano.

A Marta si accumuleranno mediamente 2-3 cm, in gran parte sciolti durante il giorno, mentre da Viterbo in giù si avranno nevicate più copiose e insistenti.
Successivamente, quando il vortice si sarà spostato sulla Grecia, ne nascerà un secondo ancora una volta tra il mar Ligure e la Corsica, e questo sarà protagonista delle copiose nevicate a Roma e provincia nonché a Viterbo e gran parte del Lazio.
Anche il centro-nord non sarà esente dal peggioramento, con ingenti nevicate soprattutto in Emilia-Romagna e nelle Marche.

In questo caso la cittadina di Marta accumulerà ancora mediamente 2-3 cm, per un totale finale di 5-6 cm, così come per Capodimonte, senza naturalmente contare gli accumuli nevosi provocati da effetti eolici, in qualche occasione superiori agli 8 cm.
Gravi invece le conseguenze nella provincia meridionale di Viterbo (capoluogo compreso): traffico in tilt, accumuli in alcune zone superiore al metro causati dal forte vento con autentiche tempeste di neve (scaccianeve) come non se ne vedevano da tempo (presenti anche nella Tuscia settentrionale), case in periferia senza elettricità e macchine spazzaneve e spargisale in difficoltà, sopratutto per la grande quantità di gelo sulle strade, con diverse auto e tir usciti di strada.
Le scuole rimarranno chiuse per qualche giorno per ordinanza del sindaco di Viterbo Giulio Marini, e in gran parte della provincia.
Le precipitazioni nevose hanno in parte risparmiato proprio la zona meridionale del lago di Bolsena e quella maremmana, con Tuscania e Montalto di Castro anch'esse quasi all'asciutto mentre discreti accumuli si sono avuti a Tarquinia e Civitavecchia, considerando tra l'altro che sono zone costiere, per cui raramente molto fredde e nevose.
Buoni accumuli anche nel comprensorio vulsinio, da Montefiascone a Valentano, compresa la città dei pugnaloni Acquapendente, ma anche il lungolago del versante nord del lago di Bolsena.
Accumuli record nella zona dei monti Cimini (Ronciglione, Caprarola, Canepina, Soriano nel Cimino) e nelle zone al confine col romano (Bassano Romano, Nepi, Monterosi).
La neve non ha risparmiato neppure la provincia orientale, con Orte e Vasanello ben imbiancati.

Comunque se a Marta non è nevicato molto si sono tuttavia create delle meravigliose stalattiti sul muraglione del lungolago e sugli alberi, con molti visitatori del luogo pronti a scattare foto, facilitate nella loro creazione dalle temperature che sono giunte a livelli record: infatti quel che è certo è che valori termici così bassi non si vedevano da anni, almeno nell'ultimo decennio, e il giorno 4 si è avuta anche una giornata di ghiaccio, ossia quando le temperature non superano mai gli 0 °C anche di giorno, mentre nei paesi collinari la si è avuta per più giorni, con la tramontana che è stata davvero intensa con raffiche tra i 70 e i 90 Km/h.
Questo peggioramento nevoso è stato addirittura paragonato a quello dell'86 e '96, e in realtà in molte località del viterbese meridionale e di Roma nord il record si è battuto, sia in termini di freddo che di neve, Roma città compresa, mentre da Viterbo in su no, soprattutto per la neve che non ha raggiunto quei livelli e probabilmente nemmeno per le temperature anche se comunque molto fredde.

Ben colpite dalle nevicate anche la Spagna e la Francia, zone costiere comprese!
Insomma, è stato ed è tuttora un peggioramento gelido di tutto rispetto che ci ha catapultati in sole 24 ore da un inverno mite e piuttosto siccitoso a un altro con una gran voglia di mostrare i muscoli, ricordandoci che quest'ultimo non ha ancora finito di sparare le sue cartucce, e con ogni probabilità non lo farà nemmeno nei prossimi giorni, e saremo ancora qui a raccontare e capire gli eventi che trascorrono.




Dalla webcam...




Un paio di foto di Nepi..



Domenica 18 - Lunedì 19 Settembre 2011

Un forte sistema temporalesco giunge velocemente da nord: tra il 18 e il 19 settembre, di notte, scarica su Marta e zone limitrofe 100 mm nel giro di poche ore con black-out parziale dell'illuminazione del paese.
Anche la gradine non è mancata con tanta acqua nelle strade condita da tante e intense fulminazioni.


Venerdì 21 - Sabato 22 Gennaio 2011

VENERDI 21: dopo un periodo piuttosto prolungato di fenomeni assenti e temperature piuttosto miti per il primo e più freddo mese dell'anno, da giovedì 20 la circolazione cambia, non essendo più occidentale ma settentrionale: così l'arrivo di venti molto freddi da nord e la preesistente aria tiepida che si era andata a creare nel mar Mediterraneo genera in esso un forte contrasto termico con la conseguente formazione di una bassa pressione ad ovest dell'Italia.

Ciò produrrà infatti nella giornata di venerdì 21 molte nubi, fenomeni e anche qualche temporale su buona parte del centro-sud, spesso nevosi fino a quote molto basse come su Pesaro Urbino nelle Marche dove si sono registrati ben 30 cm di neve arrivando in qualche caso anche sulle coste adriatiche, con il nord Italia risparmiato in parte dai fenomeni.

Andando nel dettaglio sulla provincia di Viterbo già nel pomeriggio/sera di giovedì si sono intravisti alcuni fiocchi di piccola grandezza nel nord della provincia, e nella nottata tra giovedì e venerdì è iniziato a nevicare su parte dell'alta Tuscia imbiancando maggiormente paesi come Bagnoregio e Castel Giorgio (Terni) e alcune zone dei Cimini; tuttavia l'accumulo è stato irrisorio, si è trattato infatti al massimo di 2-3 cm.
Ma dalla tarda mattinata la situazione cambia improvvisamente: i cieli sulla Tuscia vanno coprendosi ulteriormente e inizia così a nevicare seriamente un po' ovunque con i fenomeni più intensi a nord di Viterbo dove incominciano a registrarsi già i primi disagi alla circolazione stradale.
Nel pomeriggio la situazione non migliora, anzi, è destinata a peggiorare ulteriormente!
Infatti la neve fa la sua comparsa anche su Viterbo e Bagnaia ma anche su altri paesi dove alla mattina non si era vista, e si alterna a momenti di debole e forte intensità.
Dalla sera la neve è scesa in maniera copiosa sul nord della provincia come a S. Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Montefiascone e Gradoli nonché sulla stessa Viterbo e nel sud della provincia come a Caprarola e Ronciglione.
I fenomeni sono poi proseguiti per gran parte della notte, e soprattutto nel nord della provincia la neve non ha mai smesso di cadere.

Da notare come la neve non abbia colpito i paesi che si affacciano sul lago di Bolsena come Marta, Capodimonte e appunto Bolsena, ma anche la costa e la provincia orientale come Vasanello e Orte, dove si è visto al più qualche fiocco o brevi momenti di pioggia mista a neve: infatti in tutte queste zone a causa delle temperature più miti è solamente piovuto.

San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro e Gradoli hanno registrato mediamente in questa giornata un accumulo di circa 5 cm che è andato poi aumentando nel corso della serata con l'arrivo di ulteriori nevicate.


SABATO 22: gran parte del viterbese si risveglia sotto un soffice manto bianco dove continua inoltre a nevicare.
Su gran parte del comprensorio dei monti Volsini è nevicato per tutta la notte ma il manto bianco non è riuscito a superare i 15-20 cm a causa delle condizioni non troppo favorevoli, tra cui la temperatura leggermente troppo alta, e così la neve è stata un continuo accumularsi e sciogliersi.
A Caprarola si sono superati invece i 20 cm e i monti Cimini hanno avuto una buona dose di neve.
A Viterbo è nevicato ma la neve ha fatto piuttosto fatica ad accumulare, e al più si è avuta solo una leggera imbiancata a differenza della sua frazione Bagnaia dove invece è nevicato a tratti copiosamente e imbiancato in maniera decisamente superiore.
Poca neve ha colpito la parte più meridionale della provincia, con paesi come Civita Castellana e Sutri che non hanno visto neve, al più qualche fiocco misto a pioggia.
Durante il pomeriggio i fenomeni sono iniziati a diminuire su buona parte del viterbese con la neve sempre più rara; tuttavia i cieli son rimasti sempre coperti e nei paesi a sud di Viterbo i fenomeni nevosi hanno ancora insistito seppur in maniera meno intensa e ad intermittenza.

In serata la neve si è relegata solo nelle zone a sud dei monti Cimini e in maniera sempre più debole e isolata; alcuni deboli e isolati fenomeni tornano di nuovo sul nord della provincia in tarda serata ma per breve tempo.
Nel corso della notte terminano i fenomeni sulla Tuscia mentre nel romano e frusinate insistono con neve naturalmente a quote un po' più elevate.
Anche in questa giornata non è nevicato a Marta e negli altri due paesi che si affacciano sul lago di Bolsena, sul mare e sulla provincia orientale a causa sempre delle temperature più miti.
Ma in questa giornata la protagonista non è stata soltanto la neve ma anche il forte vento settentrionale che ha spirato su tutta la provincia, in particolare a Marta sulla sponda meridionale del lago di Bolsena dove si è registrata una raffica di 84.5 Km/h alle ore 15,45.
Possiamo concludere dicendo che il viterbese è stato ben colpito da questo peggioramento nevoso se solo si pensa che sul resto della regione la neve è stata più rara e possiamo affermare che la quota neve era attestata sui 350/400 metri con accumuli dai 500 metri.

I paesi dell'alta Tuscia in questi due giorni nevosi concludono con un accumulo medio di circa 15 cm.
Da segnalare come la cittadina di Acquapendente che dista pochi chilometri da S. Lorenzo Nuovo solitamente piuttosto nevosa abbia invece ricevuto stavolta poca neve, soprattutto in confronto con i paesi confinanti.

I paesi sulle colline intorno al lago di Bolsena si sono imbiancati...


Venerdì 17 Dicembre 2010

I gelidi venti siberiani che stanno facendo crollare letteramente il termometro da qualche giorno portando minime tra i -3 °C e i -8 °C (con punte anche di -12 °C) su gran parte del viterbese e massime in alcuni casi anche sottozero segnando anche alcuni record di freddo, si vanno oggi a contrastare con umide e instabili correnti sud-occidentali, provocando cieli coperti e nevicate su gran parte del territorio, perfino sulla costa al mattino.

Infatti dopo una mattinata inizialmente poco o parzialmente nuvolosa e piuttosto "sterile" ha fatto poi seguito un deciso incremento della nuvolosità che ha apportato intorno alle 12,40 i primi fiocchi di neve su Marta che col passare delle ore hanno aumentato d'intensità e grandezza.
La neve è caduta a fasi alterne, a volte anche molto intensa e a volte meno, e la temperatura è così calata: alle 14 c'erano ben -1.1 °C!
Poi attorno alle 14 la precipitazione nevosa ha cessato e la temperatura è iniziata così gradualmente ad aumentare, anche per via dei venti sempre più tiepidi meridionali.

L'accumulo finale è stato di 2 cm circa che è riuscito a donare comunque un paesaggio fiabesco alla città lacustre.
In conclusione possiamo dire che l'evento nevoso ha interessato quasi tutta la provincia viterbese ma entrando meglio nel dettaglio ha colpito maggiormente la Tuscia meridionale con paesi come Bassano Romano e Ronciglione che hanno totalizzato circa 10 cm mentre la Tuscia settentrionale è stata poco colpita con sporadiche nevicate e accumulo irrisorio ma creando di fatto ulteriori problemi alla circolazione per l'aumento del ghiaccio.

Nel capoluogo Viterbo la neve si è poi trasformata in pioggia dal pomeriggio con temperature in ascesa per effetto favonio dei Cimini mentre nel resto della provincia, compresi anche tutti i paesi del comprensorio del lago di Bolsena come Marta, le temperature sono rimaste decisamente basse con alcuni gradi sottozero anche in pieno giorno, tranne naturalmente le città di mare come Montalto di Castro e Tarquinia che dopo aver visto qualche fiocco in mattinata la temperatura è poi decisamente aumentata attestandosi addirittura sui 10-12 °C.


Il Borgo dei Pescatori di Marta completamente imbiancato (17 dicembre 2010)




Giovedì 11 Marzo 2010

Dopo una nottata piuttosto piovosa su gran parte del viterbese (esclusi i monti più alti dove hanno comunque visto la neve come i Cimini) in prima mattinata l'ulteriore calo termico ha fatto trasformare la pioggia in neve e gradualmente nel viterbese si sono verificate diffuse nevicate, localmente anche di moderata intensità.
La Tuscia maggiormente colpita dalle nevicate è stata quella nord-occidentale, con i paesi come Valentano e San Lorenzo Nuovo che hanno visto nuovamente crescere il loro bottino nevoso accumulando circa 15 cm senza considerare l'accumulo di quasi 30 cm avvenuto nella giornata di martedì che la pioggia notturna di oggi ha in parte sciolto.

In queste zone le nevicate seppur sempre più deboli si sono protratte fino al primo pomeriggio mentre la neve a differenza di martedì non ha stavolta colpito il litorale e neppure il viterbese orientale (come Orte) dove si sono avute piogge.
Nella nostra cittadina di Marta durante la notte è piovuto abbondantemente, ma in prima mattinata con l'ulteriore calo termico la pioggia si è trasformata poi in neve che è durata ad intermittenza fino a tarda mattinata accumulando 2-3 cm scarsi, mentre nelle colline circostanti il paese l'accumulo è stato leggermente superiore.

Dal tardo pomeriggio il cielo è poi incominciato a schiarirsi determinando definitivamente fine a questa splendida fase nevosa che comunque è riuscita a trasformare buona parte del territorio viterbese in un incantevole paesaggio.

Da segnalare inoltre come le nevicate del 9 ed 11 marzo siano state le più copiose ed abbondanti di questo inverno, e così come dice il proverbio il mese di marzo è proprio pazzerello!


Martedì 9 Marzo 2010

In questa giornata si sono avute diffuse nevicate su gran parte del viterbese che non hanno risparmiato neppure il capoluogo Viterbo dove in alcune zone della città si sono addirittura superati i 15-20 cm.
Peggiore la situazione sull'area dei monti Cimini e dei Vulsini dove sono caduti rispettivamente oltre 40 cm e 30 cm.

Tra i comuni più colpiti ci sono Montefiascone, Acquapendente, San Lorenzo Nuovo, Valentano, Bagnaia, Ronciglione e Caprarola tanto per citarne alcuni dove si sono avuti grossi disagi alla circolazione, ma la lista dei paesi sarebbe molto più lunga!
Anche sul litorale sono caduti dei fiocchi non provocando comunque accumuli.
Nella nostra cittadina di Marta c'è ben poco da registrare: si sono susseguite in giornata brevi nevicate che non hanno portato alcun accumulo; da segnalare appena fuori Marta nelle campagne circostanti un accumulo di 2 cm.
In serata la neve è continuata a cadere in alcune zone di Viterbo così come sui Cimini e sui Vulsini.
In sostanza tutti i paesi della provincia di Viterbo hanno visto almeno una breve nevicata escludendo parte della provincia est (Gallese, Orte, Corchiano) dove si è vista al più una pioggia mista a neve.


La Torre dell'Orologio sotto una fitta nevicata del 9 marzo 2010


Inizio registrazioni: 9/3/2010

Testi scritti da Luca Viviani


CLIMA LAGO DI BOLSENA QUI