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Piante per acquario coltivate nel laghetto all'esterno
7/2/2019 - Dopo aver parlato dei pesci tropicali ritrovati in Italia e di alcune piante per acquario ritrovate in natura in Italia, ora voglio aprire un argomento altrettanto interessante.
Molti acquariofili non sanno che molte piante che vengono coltivate normalmente in acquario in realtà nel loro areale d'origine vivono in un clima piuttosto simile a quello dell'Italia centro-meridionale e inoltre non stanno sempre totalmente sott'acqua ma solo parzialmente a seconda del ciclo stagionale, a volte rimanendo per brevi periodi del tutto fuori dall'acqua o completamente sommerse. In sostanza per la maggior parte dell'anno l'apparato radicale e la parte bassa della pianta rimangono sott'acqua mentre le foglie emergono accedendo così all'anidride carbonica (Co2) che risulta molto importante per la crescita delle piante dato che sott'acqua è decisamente carente e spesso insufficiente (è per questo che molti acquari vengono dotati di bombole Co2). Stiamo parlando ovviamente delle piante palustri che in natura generalmente stazionano sulle rive o ai margini di corsi d'acqua.
Tra le piante palustri che normalmente vengono impiegate in acquario citiamo le Echinodorus, varie specie di Cryptocoryne, Ludwigia, Bacopa, Hydrocotyle e Rotala (ma sono solo alcune!). Anche in Italia nei laghetti e in genere all'aperto possiamo trovare delle piante palustri come il Falso papiro (Cyperus alternifolius), il Giunco o gli Iris ma in questo articolo voglio parlare della possibilità di trasferire piante per acquario all'esterno nella fontana o nel laghetto di casa.
Negli ultimi tempi tra l'altro sta andando di moda il paludario, dove in questo caso l'acquariofilo dà molta più importanza alle piante che ai pesci, allestendo così l'acquario con pochi cm d'acqua e mantenendo un alto tasso di umidità all'interno simulando un piccolo corso in natura senza così l'aggiunta di anidride carbonica. Chiaramente in questo modo le piante hanno vita più facile e di solito non hanno particolari problemi nella crescita.
Per quel che mi riguarda la scorsa estate ho trasferito alcune piante dall'acquario alla fontana in giardino, dove allevo alcuni pesci rossi e delle gambusie, inserendole in vasi con del normale terriccio ricoperto di sabbia.
La mia è più una curiosità per vedere come queste piante si comportano all'esterno ma anche un modo per depurare e ossigenare l'acqua della fontana oltre alla loro nota abilità di eliminare scarti organici.
In questo modo è anche facile vedere la forma emersa di queste piante che possono modificare radicalmente la forma delle foglie a seconda se la pianta risulta emersa o sommersa e persino assistere alla fioritura.
Ho avuto ottime risposte dal Myriophyllum che in pochi giorni ha letteralmente invaso la fontana (ho dovuto purtroppo effettuare una potatura drastica in quanto aveva ricoperto tutta la superficie) ma anche con la Ludwigia e la Rotala Rotundifolia ho avuto un buon tasso di crescita con frequenti fioriture nella Ludwigia (molto belli i fiori gialli!). Ho provato nella fontana anche la Bacopa Monnieri che mi ha regalato continue fioriture e una vigorosa crescita. La Bacopa e l'Echinodorus le ho coltivate con successo anche come semplici piante ornamentali in vaso ma bisogna in tal caso innaffiare bene la pianta ogni giorno in estate oppure, ancor meglio, si può lasciare qualche centimetro d'acqua che ricopra il colletto. L'Echinodorus anche in acqua nella fontana è cresciuta bene tanto che emetteva spesso degli scapi fioriferi.
Chiaramente poi con l'arrivo dell'autunno e soprattutto dell'inverno con il graduale abbassarsi delle temperature le piante hanno iniziato a faticare, ad essere meno verdi e a perdere foglie ma nonostante ciò il Myriophyllum non si è seccato nemmeno sotto il ghiaccio e anzi in questo momento (inizio febbraio) sulle punte in superficie sono uscite nuove foglioline verdi.
Poi una volta sopraggiunta la primavera e con l'aumentare delle temperature le piante inizieranno pian piano a ricrescere e spunteranno nuove foglie anche se possono inizialmente sembrare secche dal freddo invernale. Sebbene siano per la maggior parte piante tropicali o subtropicali, molte di loro resistono benissimo al nostro inverno soprattutto nell'Italia centro-meridionale.
Al nord potrebbero patire l'inverno ma dalle esperienze che si leggono pare che non abbiano particolari problemi neanche in queste zone, a patto che il vaso nel laghetto rimanga ad una certa profondità in modo che non ghiacci.
La prossima estate proverò a coltivare all'esterno altre piante come ad esempio Vallisneria Spiralis, Vallisneria Gigantea, Cryptocoryne e Hydrocotyle Leucocephala. Terrò aggiornata questa pagina man mano che sperimenterò nuovi orizzonti.
- Testo e foto di Luca Viviani -
Fioritura di Ludwigia nel laghetto
Bacopa Monnieri coltivata in vaso con varie infiorescenze
Fontana all'esterno dove si notano Myriophyllum, Ludwigia, Bacopa Monnieri e Rotala Rotundifolia
Echinodorus con scapi fioriferi coltivata all'esterno in un secchio con del terriccio
Echinodorus coltivata in vaso in fontana
Foglia di Echinodorus coltivata all'esterno
Piantina di Echinodorus nata sullo scapo fiorifero della pianta madre
Ludwigia Palustris (Porracchia) in fontana all'esterno. Dopo la stasi invernale con l'arrivo dell'estate è tornata a crescere.
Fiore di Ludwigia
Rotala Rotundifolia in forma emersa nel laghetto
Fiore di Rotala Rotundifolia nel laghetto
Cryptocoryne Wendtii coltivata in vaso nel laghetto
Vallisneria Spiralis coltivata in vaso all'esterno. Notare la colorazione rossastra dovuta alla forte insolazione.
Vallisneria Gigantea (V. americana) coltivata nel mio laghetto. Notare le foglie decisamente più grandi rispetto alla "sorella" Spiralis.
Iris palustre
Alisma Plantago Aquatica (Mestolaccia) con infiorescenza
Fiore di Potamogeton Nodosus (Brasca nodosa)
Planorbarius Corneus prelevata da un laghetto. Questa lumaca può trascorrere l'inverno all'esterno.
Gambusie e pesci rossi nel mio laghetto