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Pesci tropicali ritrovati in Italia in natura (Guppy selvatici, ciclidi, Molly e Platy)


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Pesci tropicali ritrovati in Italia11/2/2017 - Da appassionato non solo di meteo ma anche di acquariofilia sin da bambino, ho deciso di girare qualche video e di scrivere un articolo per documentare una ristretta zona della provincia di Viterbo vicino al confine con la Toscana, precisamente nella Maremma laziale nel Centro Italia, dove in alcuni ruscelli termali del posto si è creata nel corso degli anni un'oasi particolare, ovvero la presenza di pesci tropicali che normalmente si trovano nei negozi specializzati in acquariologia e che non è di certo normale ritrovare da queste parti in natura in un clima temperato come il nostro. Sono quindi pesci non autoctoni immessi dall'uomo in quanto le specie qui presenti sono originarie del continente americano.
Diciamo che è un po' come accaduto con il Pesce gatto, il Gambero rosso "Killer" della Louisiana e la Gambusia (parente stretta del Guppy ma dall'indole molto più aggressiva) che ormai si trovano ovunque nei laghi e nei fiumi italiani adattatisi benissimo al nostro clima.
Possiamo citare anche il Persico sole, il Persico trota e addirittura le tartarughe "Trachemys scripta elegans", ritrovate ad esempio da alcuni pescatori nel lago di Bolsena con dimensioni di circa 30 cm!
Ma di esempi analoghi ce ne sarebbero a tonnellate, certo è che vedere Guppy, Platy e Molly in natura qui in Italia, pur nella loro forma selvatica, è davvero bizzarro e suscita certamente grande curiosità e interesse.
Sono venuto a conoscenza di tutto ciò grazie a un articolo di un giornale locale e così, spinto dalla curiosità e dalla breve distanza, mi sono recato in questo luogo (non con poca fatica!).

Tutto ebbe inizio nel 1996 quando era presente in questa zona la sede di un'azienda che si chiamava "Guppy Italia" che aveva aperto grazie a dei fondi europei, utilizzando per l'allevamento dei pesci l'acqua calda e dolce dei ruscelli termali. La ditta chiuse dopo qualche tempo ma intanto diversi avannotti (non solo di Guppy) erano riusciti a fuggire dal sistema di scarico che era continuamente collegato alle vasche e che per questo motivo l'acqua restava sempre alla giusta temperatura. Negli ultimi tempi, prima della chiusura, fu fatta forse minore attenzione ed eliminando magari qualche filtro potrebbero essere stati riversati accidentalmente altri avannotti in questi canali termali dove l'acqua rimane per tutto l'anno a una temperatura più che accettabile per la loro sopravvivenza. La presenza di specie tropicali in queste zone è stata poi sicuramente agevolata anche dal rilascio incauto di alcuni acquariofili.
Alcuni guppy selvatici pescati in natura in ItaliaQuesto avvenimento non è certo positivo visto che l'introduzione, anche fortuita, di specie non autoctone del luogo può danneggiare seriamente la fauna locale anche se bisogna ammettere che questo fenomeno risulta comunque circoscritto a quest'area perché questi pesci non sopravviverebbero nelle nostre zone in acque non termali e quindi più fredde. Tuttavia va detto che i Guppy (Poecilia Reticulata) sono notoriamente molto tolleranti alle basse temperature, soprattutto il ceppo selvatico presente in questi ruscelli, che riesce a vivere senza particolari problemi anche a temperature di poco sopra i 10 °C. Naturalmente con temperature così basse non vivrebbero di certo in modo ottimale dato che la loro temperatura ideale si attesta tra i 23 e i 27 °C ma è stupefacente constatare la loro notevole tolleranza. Considerato ciò, non è dunque da escludere una loro presenza anche in zone dove l'acqua è decisamente più fresca mentre la loro sopravvivenza in acque fredde come fiumi e laghi è da escludere, al più potrebbero vivere solo nei mesi più caldi quando la temperatura dell'acqua diventa sufficientemente calda. A tal proposito alcuni Guppy sono stati pescati nel lago di Bolsena (VT) ed esposti presso l'Acquario di Bolsena all'interno della Rocca Monaldeschi dove vengono mostrati, in apposite vasche allestite, i pesci presenti nel lago. Probabilmente questi Guppy sono stati rilasciati nei mesi estivi dato che la temperatura del lago di Bolsena, d'inverno, arriva a scendere anche sotto i 10 °C.

Nel tempo comunque questi pesci si sono stanziati e adattati benissimo nelle acque termali viterbesi trovando, un po' per caso, un habitat ideale e prolificando senza problemi proprio grazie alla zona ricca di sorgenti termali, già note in epoca etrusca e romana, dove l'acqua calda va poi a confluire nei numerosi canali presenti.
Infatti nonostante sia febbraio l'acqua termale del posto garantisce una temperatura costante che si aggira sui 20-25 °C, quindi ideale per la vita di questi pesci, mentre in estate supera in alcuni punti abbondantemente i 30 °C. Ho misurato persino 35 °C e i Molly prosperavano in gran numero senza alcun problema anche a questa temperatura! Perciò vivono tranquillamente in tutte le stagioni dell'anno. Solo una piccola precisazione: sia i Guppy che i Molly convivono in queste acque senza problemi ma ho riscontrato che i primi prediligono maggiormente le acque meno calde di questi ruscelli, intorno ai 25/27 °C. Con l'occasione ho misurato altri valori come il pH che è risultato 8 con un KH di ben 29 (quindi una durezza carbonatica davvero elevata!) mentre i nitriti (NO2) si sono attestati sui 0,05 mg/l. La conduttività misurata è stata di circa 1950 μS/cm ma in alcuni punti ha superato addirittura i 3000 μS/cm.
Questi pesci si nutrono principalmente di piccoli insetti e alghe mentre gli avannotti di queste specie, che nascono già formati e indipendenti, riescono a nascondersi agevolmente tra la folta vegetazione presente ai lati.

Pesci tropicali ritrovati in ItaliaIn questi ruscelli ho riscontrato la presenza di vari esemplari di Guppy selvatici (o meglio, inselvatichiti), molti dei quali simili o addirittura identici ai 'Feral' o al genere "Wild" presente in Venezuela, quindi con colorazioni meno sgargianti di quelli presenti nei negozi d'acquariologia oltre che decisamente meno grandi anche se alcuni maschi presentano colorazioni vivaci e code interessanti (del tipo "Vienna Emerald", a spadino, a doppia spada e a velo), altri addirittura pinne dorsali lunghe e colorate (del tipo "Tiger Yellow"). In particolare, il maschio risulta più piccolo della femmina e più colorato sul corpo mentre la femmina è più grande e quasi totalmente grigia (a differenza di quelle vendute in negozio), con al massimo qualche lieve chiazza gialla e un puntino nero sulla coda, anche se l'ultima volta che mi sono recato nella zona ho visto, per la prima volta, una femmina con la coda rosa (visibile in questo video). Considerato il motivo della loro presenza in questa zona, è certo che almeno inizialmente questi Guppy siano stati come quelli venduti nei negozi, ovvero "commerciali" con corpo e coda più grandi e colori più belli, ma che nel corso del tempo questi siano tornati alla loro forma selvatica con colorazioni meno accese e più piccoli di dimensione per sopravvivere meglio (infatti nel biotopo d'origine e nel mondo in natura non esistono Guppy tanto colorati, grandi e con la coda grossa come nei negozi in quanto quest'ultimi sono stati selezionati dall'uomo per la vendita). Se fossero infatti rimasti con la coda grossa, più grandi e maggiormente colorati, avrebbero sicuramente avuto vita meno facile perché più lenti nei movimenti e più appariscenti e quindi facilmente predabili. Perciò non è difficile immaginare che il vero Guppy, quello originale per intenderci, sia proprio il ceppo selvatico. La natura è proprio sorprendente! Attenzione però a non confonderli con i Guppy Endler, specie molto affine al ceppo selvatico qui presente ma diversa, pur avendo in comune diversi aspetti. Una nota in questo punto è d'obbligo: alcuni allevatori esperti di pesci tropicali affermano, anche con una certa sicurezza, che i Guppy selvatici presenti in questo luogo siano in realtà ibridi fertili tra Poecilia Reticulata e Poecilia Wingei (Endler) in quanto molti individui presentano alcuni tratti genetici sia dell'uno che dell'altro.

Ho provato in questi anni a fare degli incroci tra femmine di Guppy inselvatichite pescate nel ruscello e un paio di maschi comprati in negozio. L'esperimento è ben riuscito e ha dimostrato che questi Guppy selvatici possono accoppiarsi senza problemi con gli altri "commerciali". Alla fine ne sono nati diversi Guppy maschi ibridi, assolutamente fertili e perfettamente sani del tipo "Half Black Red" in quanto i maschi "commerciali" presi in negozio per l'accoppiamento avevano proprio questa colorazione mentre quella delle femmine nate è rimasta sul grigiastro con qualche lieve sfumatura gialla sulla pinna. Tra l'altro, da quello che ho potuto constatare nel corso degli anni, ho notato che questi Guppy selvatici sono decisamente più resistenti alle malattie rispetto a quelli "commerciali", e forse non è una casualità. Ho anche riscontrato che questi Guppy selvatici non tendono stranamente a cacciare e cibarsi della propria prole. Un altro dato curioso è il fatto di come una volta immesse le femmine selvatiche in acquario e nutrite con mangime di qualità (utilizzando per esempio marche come Sera o JBL), queste crescano in poco tempo molto più rispetto che nel ruscello in natura, raggiungendo e talvolta superando come dimensioni le classiche femmine "commerciali" che si acquistano in negozio, pur rimanendo ovviamente grigie senza colori (al più qualche sfumatura sulla coda). Questo è un dato secondo me molto interessante.

Poecilia latipinna pescata in Italia in naturaMi ha inoltre impressionato il loro rapido ambientamento in acquario visto che erano abituati a stare in un ruscello all'aperto fino a poco tempo prima. Infatti solo dopo poche ore dal loro inserimento in acquario già iniziavano a stare tranquilli e a spizzicare il mangime. Ma la grande facilità di adattamento dei Guppy (e dei Poecilidi in generale) a quasi ogni condizione è ormai ben nota e la loro presenza in questi ruscelli lo testimonia ulteriormente. Basti pensare che allevo questi Guppy selvatici, ormai da vari anni, in vasche con pH leggermente acido (6,8) e acqua molto tenera (KH 2) e crescono molto velocemente riproducendosi senza problemi (sono queste le caratteristiche dell'acqua che esce dal mio rubinetto) nonostante, teoricamente, questi valori non siano propriamente adatti ai Guppy e in genere ai Poecilidi che preferiscono invece acque alcaline e dure. Dico teoricamente perché in realtà numerosi esemplari sono stati rinvenuti in alcuni corsi d'acqua sudamericani con durezze molto basse e pH piuttosto acidi (persino a pH 4,6!) come risulta ben spiegato in questo articolo ma, come detto poc'anzi, ciò non dovrebbe sorprendere data l'estrema adattabilità che permette loro di vivere anche in acque insalubri e leggermente salmastre. Tra l'altro da anni li allevo con successo anche in acquari con pH 5,6 e KH 1 e gli esemplari mostrano sempre grande vivacità e proliferazione.
Ma non solo Guppy! Ho riscontrato in questi ruscelli termali anche la presenza massiccia di altri pesci della famiglia "Poecilia" come i Molly del tipo "Velifera", "Poecilia latipinna" e "Poecilia sphenops", davvero numerosi (molto più dei Guppy stessi) e soprattutto grossi. La loro colorazione è varia, si passa da esemplari completamente bianchi ad altri maculati di giallo e nero. Presenti anche alcuni Black Molly, piuttosto grandi e del tutto neri. Nei video non si vedono ma qualche anno fa nella stessa zona ho pescato alcuni Portaspada selvatici (Xiphophorus helleri) con una colorazione totalmente grigia e solo lo spadino verdastro negli esemplari maschi ma sono decisamente più rari da trovare rispetto alle altre specie. Analogamente ai Guppy, anche questi Portaspada nel corso degli anni sono regrediti alla forma selvatica quindi con colorazioni decisamente meno appariscenti rispetto alla comune forma commerciale venduta nei negozi. Rimanendo nella famiglia dei Poecilidi, ho visto anche qualche Platy selvatico, anche in questo caso con colorazioni quasi sempre grigie con al più solo la coda colorata. In questi ruscelli non mancano rane, granchi di fiume, persici sole e qualche biscia d'acqua (che ho personalmente incontrato) che contribuiscono sicuramente a limitare il numero di questi prolifici pesci tropicali che ricordo essere ovovivipari, ossia nascono piccoli già formati e indipendenti. Stranamente non ho visto nessuna Gambusia e nessun gambero di fiume.
Pescando questi pesci mi è capitato di prendere nel retino anche un paio di Melanopsis Etrusca, lumache d'acqua dolce tipiche delle nostre zone molto simili al genere Melanoides tubercolata diffusa in diversi acquari tropicali. Assai improbabile invece, per vari motivi, la presenza di pesci come Cardinali, Neon o Rasbore, che in effetti nessuno ha mai finora riscontrato in questi luoghi, dato che prediligono ben altri valori d'acqua.

Alcuni Molly in un ruscello termale italianoLe acque di questi ruscelli sono chiare e limpide mentre il fondale, che varia da pochi centimetri a 1/1,5 metri di profondità, risulta davvero fangoso e melmoso a tal punto che non mi sono potuto addentrare oltre perché altrimenti sarei sprofondato di almeno 1 metro e basta solo appoggiare il retino sul fondo per intorbidire in un attimo l'acqua. Inoltre in certi punti si sente un forte odore di zolfo, come normale che sia. I margini del ruscello sono costituiti per lo più dalla presenza di canneti e rovi più o meno fitti e da varia vegetazione (d'estate l'accesso a questi corsi d'acqua diventa problematico per via della folta vegetazione che si viene a creare). Poco lontano troviamo delle pozze termali dove la gente spesso si reca per rilassarsi in queste acque. La zona, situata in aperta campagna viterbese, risulta molto isolata e poco transitata tanto che a volte faccio fatica tuttora a ricordarmi dove si trova esattamente nonostante mi ci rechi spesso.
L'intera area è piena di questi ruscelli termali, l'acqua scorre il più delle volte molto lentamente e ci sono anche varie piccole cascatelle.
A circa 200 metri da qui ho trovato, in un altro ruscello termale, addirittura dei ciclidi! Nello specifico Tilapie e Amatitlania Nigrofasciata. Insomma, prima ero già rimasto impressionato nel vedere Guppy e Molly in questi ruscelli, poi vedendo persino questi ciclidi proprio sbalordito! E chissà, forse sono presenti altre specie d'origine tropicale?
Tengo infine a precisare che questa non si tratta dell'unica zona d'Italia dove è possibile osservare questo insolito fenomeno. Si può infatti constatare un'analoga situazione, sebbene con una minor varietà di specie, anche in alcune località termali della vicina provincia di Siena dove risultano incredibili gli avvistamenti di Channa Micropeltes, un vorace predatore di notevoli dimensioni originario delle acque tropicali dell'Asia noto anche col nome "Snakehead" così come in provincia di Livorno (dove sono stati addirittura segnalati dei Pterygoplichthys!), Udine (comune di Lignano), Padova e chissà in quale altra parte d'Italia. A differenza del viterbese, in queste ultime zone la presenza di pesci tropicali è totalmente dovuta al rilascio sconsiderato da parte di acquariofili.
Nel fiume Po sono stati pescati persino dei Pacu, specie "cugina" del più noto Piranha. Inoltre dei Guppy selvatici sono stati riscontrati nei pressi di alcuni impianti energetici in Germania e Russia dove l'acqua è riscaldata e in certi punti persino insalubre.
Nei video e nelle foto in basso si notano gruppi di Molly e alcuni Guppy selvatici presenti in questi ruscelli termali della Tuscia viterbese.
[ Leggi anche "Piante d'acquario ritrovate in natura in Italia" ]

- di Luca Viviani -

Alcuni video girati nei ruscelli termali viterbesi dove si notano molti Molly e alcuni Guppy selvatici


Alcuni pesci pescati nel ruscello termale



Guppy selvatici ibridi nei miei acquari



Alcuni maschi di Guppy selvatico pescati nel ruscello termale e inseriti in acquario



Alcuni Guppy inselvatichiti appena pescati dal ruscello col retino



Un maschio di Guppy viterbese



Alcuni Guppy selvatici (Poecilia reticulata) nel loro habitat viterbese



Maschi e femmine di Guppy selvatici viterbesi



Una coppia di Guppy (maschio e femmina) del ruscello termale



Alcuni Molly del ruscello termale immessi in acquario



Un maschio di Portaspada selvatico pescato nel ruscello



Alcuni Molly prelevati dal ruscello termale viterbese



Alcuni Molly, un esemplare di Poecilia latipinna e un paio di Tilapie e Amatitlania nigrofasciata pescati nei ruscelli termali viterbesi



Una Poecilia latipinna del viterbese (notare la grande somiglianza con la "cugina" Velifera)



Uno dei tanti ruscelli termali della zona dove sono presenti varie specie di pesci tropicali

Pesci tropicali in Italia in un ruscello termale

Pescando nel ruscello termale in prossimità di una cascatella

Pesci tropicali in Italia in un ruscello termale



Un corso d'acqua termale della zona

Pesci tropicali in Italia in un ruscello termale



Un esemplare di Pterygoplichthys (meglio conosciuto come Pleco) pescato in un bacino termale della Toscana e più in basso due esemplari nella medesima zona. Questi pesci sono originari del Sud America e appartengono alla famiglia dei Loricaridi.

Pterygoplichthys trovato in Toscana, Italia

Pterygoplichthys in Toscana

Guppy e Platy in un torrente termale della Toscana (provincia di Siena)




Un espositore che mi hanno regalato dove all'interno allevo solo Guppy selvatici (attive solo 2 vasche per praticità e per contenere i costi della corrente)



Ciascuna vasca dell'espositore ha una capienza di circa 70 litri



Una tartaruga d'acqua dolce (Trachemys scripta elegans) di circa 30 cm trovata da un pescatore nel lago di Bolsena (se ne intravede un'altra insieme ai pesci rossi, anch'essa trovata nel lago). In seguito entrambe le tartarughe sono state trasferite dalla fontana in un laghetto presente in zona.



Il mio acquario artigianale da 300 litri