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Le piroghe del lago di Bolsena


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Una piroga rinvenuta nel lago di BolsenaA partire dal 1959 - grazie all'impegno di studiosi locali e di subacquei volontari - nel lago di Bolsena sono stati individuati reperti archeologici sommersi nei pressi di Capodimonte, Bolsena e Gradoli, nell'alto Lazio.
La piroga di Punta Calcino è venuta alla luce nel 1989 dopo essere stata individuata nel 1987 dal sub Massimiliano Bellacima nei fondali dell'isola Bisentina ad una profondità di circa 13 metri.
È un'imbarcazione preistorica monossila cioè ricavata da un unico tronco di faggio, scavata con il fuoco e rifinita a scalpello lunga m. 6,40 e risalente all'età del Bronzo finale (X secolo a.C.). Il lavoro di restauro è stato lungo e delicato.
Presso il Museo della Navigazione di Capodimonte (VT) è stato allestito un laboratorio con una vasca d'acqua dove è stato sistemato il reperto dopo il recupero. Dagli studi effettuati sulla piroga si è scoperto che il legno di faggio usato non è presente nel territorio di Val di lago.

Un'altra piroga monossila è stata rinvenuta nel 1991 da Amedeo Raggi, scavata in un tronco di quercia e lunga 9,70 metri. Questa piroga risulta situata poco a largo di monte Bisenzio ma gli esperti hanno ritenuto opportuno lasciarla sul fondo per le precarie condizioni di conservazione con una protezione di metallo contro possibili danni da reti da pesca, ancore e da azioni vandaliche. È datata attorno al XV-XIV secolo a.C. e si trova ad una profondità di 12 metri.

Nei locali del Centro Culturale in viale Regina Margherita a Capodimonte (VT) è stato allestito il Museo della Navigazione dove i reperti subacquei potranno essere studiati e osservati.

Tratto da "il lago di Bolsena, guida alla scoperta" di Andrea Viaggiante

Piroga del lago di Bolsena