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La barca del lago di Bolsena
Le barche da pesca che solcano il lago di Bolsena hanno una tipica forma triangolare con fondo piatto e sono di probabile derivazione etrusca basandoci sul fatto che una delle prime rappresentazioni di una barca "tirrena" provenga proprio da Bisenzio, forse l'insediamento etrusco più antico del lago volsiniese. Nel corso dei secoli la barca del lago di Bolsena ha subìto trasformazioni e miglioramenti così da essere perfettamente rispondente alle esigenze dei pescatori del posto, apprezzata soprattutto per l'armonia delle sue linee e per l'essenzialità della struttura.
In tempi passati la chiglia (fonno) e le fiancate (sponne) erano costruite in legno di cerro mentre le coste (matèe) erano in legno di olivo. Dalla raccolta dei Capitoli della Comunità di Marta abbiamo notizia che già dal sec. XVI, per poter tagliare cerri nella Selva della Comunità al fine di fare tavole per la costruzione di barche, era necessario ottenere licenza scritta da parte dei Priori e corrispondere uno scudo per ogni cerro tagliato.
A causa dell'elevato peso specifico del cerro, queste barche erano molto pesanti anche in considerazione delle dimensioni che si aggirano da un minimo di 5 metri a un massimo di 7 metri per la lunghezza e circa 1,5 metri per la larghezza.
Questa barca viene vogata in piedi come la gondola veneziana. I remi, generalmente in numero di 2, sono posti in posizione asimmetrica. Quello anteriore è detto rjemo, quello posteriore rosta e funge anche da timone. Occasionalmente la barca è provvista di altri due remi: il rjemo de mezzo e il rjemo de punta, utilizzati in caso di tempesta o per le gare.
Negli ultimi 30 anni si è avuta una vera e propria evoluzione della barca soprattutto per quanto riguarda i materiali e il sistema di fabbricazione.
Attualmente le barche vengono costruite in mogano e le coste sono in ferro per offrire una maggiore resistenza alle sollecitazioni dei motori.
Molto prima dell'avvento dei motori, tale imbarcazione era provvista di una vela rettangolare, poggiata su due alberi, che offriva ausilio all'uso dei remi.
Nel 1994, in occasione dell'anno Amalasuntiano, le barche etrusche hanno partecipato alla Regata Storica a Venezia e un modello delle stesse, completo in tutti i dettagli, è stato donato al Museo Storico Navale dove è attualmente esposto.
Queste imbarcazioni sono principalmente presenti a Marta, in particolare nella località Borgo dei pescatori, dove la pesca è ancora l'elemento trainante dell'economia del paese. Alcune di queste caratteristiche barche si trovano anche nella spiaggia di Grotte di Castro e Bolsena, sulla sponda settentrionale del lago.
Fino agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso capitava ancora di intravedere nascosta tra i salici e i pioppi costieri la Capanna del pescatore. Questa struttura aveva la funzione di fornire ospitalità alla famiglia del pescatore e fungere da ripostiglio per gli attrezzi da pesca. Scopri i pesci del lago di Bolsena.
Tratto da: "Marta, guida alla scoperta" di Maria Irene Fedeli
Rielaborazione testi a cura di Luca Viviani
Imbarcazioni tipiche del lago di Bolsena nella località Borgo dei pescatori di Marta (VT)
Un pescatore e la sua barca sul lago con Bolsena (VT) sullo sfondo
Nomenclatura dialettale delle parti della barca
Marta (VT) ai primi del '900 con pescatori a lavoro sul lago di Bolsena
Un pescatore di Marta con la sua barca al rientro dal lavoro
Panorama di Marta (VT) sul lago di Bolsena con un pescatore al rientro dal lavoro
Un pescatore e la sua barca sul lago di Bolsena con la cittadina di Bolsena (VT) sullo sfondo
Una tipica barca di pescatori a riposo sulle rive del lago di Bolsena