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La storia di Bolsena: i Monaldeschi


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- I Monaldeschi a Bolsena -

Castello Rocca Monaldeschi della Cervara di Bolsena (VT)Nel 1294 Bolsena (VT) venne saccheggiata e occupata dagli orvietani, che stabilirono un presidio militare nella città e ricostruirono le fortificazioni che, realizzate all'epoca di papa Adriano IV (1157), erano state distrutte dalle truppe di Enrico VI, figlio di Federico I Barbarossa (1186).
La famiglia Monaldeschi, una delle più importanti del comune di Orvieto, beneficiaria di vasti possedimenti nella Val di Lago, già agli inizi del Trecento rivestì cariche di rilievo nella cittadina lacustre, soprattutto dopo che Ermanno Monaldeschi prese il potere nella città di Orvieto (1334). Il dominio dei Monaldeschi su Bolsena fu confermato da Bonifacio IX (1398) che riconobbe Corrado e Luca come vicari pontifici, e fu accresciuto da Martino V (1421), che elevò Luca (Corrado era morto nel 1417) al rango di conte e il territorio di Bolsena a contea. Nel 1451 la città, governata per oltre un secolo dai Monaldeschi della Cervara, tornò sotto il dominio diretto della Chiesa, essendo morto senza eredi diretti l'ultimo conte, Corrado.

La forma attuale della Rocca si deve all'intervento della famiglia orvietana che, tra l'ultimo quarto del XIV e la prima metà del XV secolo, aggiunse alla preesistente torre maggiore, costruita assieme ai muraglioni settentrionale e occidentale nel primo periodo orvietano, le altre tre torri con i relativi collegamenti murari.
Pregevole esempio di architettura militare del tardo Medioevo, il castello non fu mai abitato dai Monaldeschi che, invece, risiedevano in due palazzi: quello più monumentale, dimora del conte, situato nella piazza di fronte alla Rocca, e quello costruito nel sottostate "borgo dentro", ancora oggi caratterizzato da un portale culminante a un arco a sesto acuto.
Luca e Corrado Monaldeschi della Cervara furono sepolti nella chiesa di San Francesco, dove si conservano ancora due lastre di pietra, uniche testimoni dell'antico sepolcro, su cui è scolpito il loro stemma, un cervo rampante sovrastante un "rastrello", e le iniziali dei loro nomi in lettere gotiche.
I Monaldeschi furono proprietari anche del castello di Montalfina sulle colline sopra Bolsena.

Tratto da "Tuscia Mirabilis"

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